Secondo Steve Wozniak è così.
“It’s difficult to find where things are (on Android phones). More and more, I feel like it is more like (Microsoft’s) Windows in which many different hardware vendors have installed different equipment on the same platform. The (Windows’) platform has to be very neutral and cannot be special. That’s the similar problem Android phones have,”
“When you write an app for Android phones, there are so many platforms to consider. That’s the problem Microsoft was facing with its Windows years ago. People like Apple products because they are always predictable and work.”
Insomma avere un sistema operativo che gira su tanti hardware è un male. Che sia il solito Windows o Android non cambia molto.
Apple e i suoi seguaci (Woz non credo lavori per apple no?) lo pensano da anni, per Apple sicurezza e usabilità = controllo. L’utente non deve essere libero di fare niente, gli strumenti li fornisce tutti lei, che sia hardware o software l’importante è controllare.
Io credo che prima o poi questa politica gli si ritorcerà contro, proviamo a metterci nei panni di uno sviluppatore proprio come consiglia Woz.
Se si lascia un attimo da parte gli attuali numeri di mercato, che sono destinati a cambiare, come si può dire che uno sviluppatore preferisce sviluppare per un solo dispositivo? (seppur di un’azienda famosa)
Non conviene forse investire in una piattaforma condivisa da decine di hardware differenti? Con uno sforzo minimo (aggiusti la risoluzione), copri fette di mercato che vanno da cellulari che costano 200-300€ a celulari che costano 600€; da quello con la tastiera fisica a quello senza, da quello per bimbiminkia a quello con schermo da 4” e wimax. Senza contare il mercato dei tablet (di cui in realtà non sono convinto che android sia la scelta migliore) .
A me pare sacrosanto puntare sull’interoperabilità e a flessibilità, è quello che stanno facendo anche nokia e intel con MeeGo; qui addirittura fin dall’inizio si è scelti di puntare ad un sistema operativo che con modifiche minime possa girare dagli smartphone ai tablet ai netbook.
Il mercato di Apple si basa su fanboy e seguaci che non vedono altro che prodotti con la mela sopra, i clienti se li è giustamente guadagnati con prodotti di qualità a prezzi più alti della media, ma sono convinto che prima o poi questa sua politica fallirà. Ne sono convinto perchè più la tecnologia diventerà di uso comune e adatta alle masse più consapevoli diventeranno i consumatori che pretenderanno libertà di scelta.
prima di tutto una cosa: la filosofia Apple include sia i telefonini che i computer.
“Apple e i suoi seguaci (Woz non credo lavori per apple no?) lo pensano da anni, per Apple sicurezza e usabilità = controllo. L’utente non deve essere libero di fare niente, gli strumenti li fornisce tutti lei, che sia hardware o software l’importante è controllare.”
Non è assolutamente vero.
O meglio… non lo è per i computer!
Riguardo ai cellulari ok, pure io sarei contento se avessimo iOS opensource, installabile su più dispositivi (ma veramente lo vorresti te?!?!?! 😛 ) e tutto quello che vuoi!
E’ vero che vogliono avere il totale controllo sulle applicazioni, decidendo cosa può e cosa non può installare l’utente! E’ vero, fa schifo!
Però se guardiamo il quadro complessivo, il meccanismo funziona!
Hanno un app store che viene utilizzato, la gente compra e sa di non trovarci dentro schifezze! Non sto dicendo che sull’android-market ci sono solo schifezze, assolutamente, però allo stesso tempo non avete uno store decente (e sono già due anni che l’app-store è confermato, suvvia!)!
In sostanza il mio pensiero è questo: sono d’accordo con te, interoperabilità non è = male! L’utente può e anzi deve scegliere cosa fare, cosa comprare ecc…
Però è un dato di fatto che l’interoperabilità porta casini, porta ritardi sui lavori, porta incongruenze!!! E’ vero, non puoi dire nulla!
Se windows e linux non avessero i problemi dei driver sarebbero dei sistemi operativi migliori (quanto meno per gli utenti e per gli sviluppatori), non puoi dire di no!
E’ lo stesso col cellulare: la Apple dice “io faccio un cellulare, uno. Funziona e non devi sbatterti. Se lo vuoi bene, altrimenti amen” punto!
Se Woz paragona Android a Windows e a te rode non so che farci… dopo è ovvio che è “meglio” di windows essendo opensource e tricchebalacche!
(l’ho scritto, non l’ho riletto, ora scappo! bye)
ah, e concludo dicendo che fanboy ce ne sono da tutte le parti ^^
Ti cerco di rispondere in due modi;
il primo è molto semplice, sono pronto a sacrificare un pò di sicurezza di funzionamento e di stabiiltà dell’intero sistema in cambio di minor controllo dall’alto e maggior libertà di movimento dell’utente. Questo sempre e comunque, perchè sono convinto che la comunità, se degna di questo nome, possa fare di più di un’azienda; non tanto in qualità magari, ma in quantità e in target di funzionalità si! La comunità sa cosa ha bisogno l’utente. Può sembrare strana questa cosa, e lo è se si è abituati ad usare software proprietario, ma conosco molti progetti (compreso android) dove la versione ufficiale sarà stabile quanto vuoi, ma, grazie alla disponibilità dei sorgenti, ha meno feature della versione moddata.
Il secondo modo di risponderti è più “sul pezzo”;
Il mondo dei PC è un pò particolare, ma dire che apple non controlli i suoi clienti anche in questo ambito imho è falso. Mi risulta che l’hardware(pur essendo normalissimo hardware) non puoi scegliertelo più di tanto, stessa cosa il software.
Se fosse opensource certamente che vorrei e userei IOS 4 perchè no? magari la comunità riuscirebbe a implementare un multitasking decente 😛 .
È vero che nel market android c’è spam e trash-app, ma non è questo il punto. Quello che dico io è che il controllo andrebbe spostato dall’alto verso il basso, dall’azienda agli utenti! Google sta gestendo abbastanza male la questione market, per le app di spam si potrebbe per esempio pensare ad un qualche strumento per permettere agli utenti di votare le app spazzatura e bannarle o eliminarle direttamente dopo tot votazioni.
Spostare il controllo all’azienda però no, non credo sia la soluzione.
Il market non c’è da 2 anni, a ottobre android compie 2 anni…e all’inizio c’era solo il dream come cellulare, diciamo che il market ha un anno scarso?! Guardate di non sottovalutare i passi da gigante che sta facendo android perchè a breve vi troverete con meno fetta di mercato! (probabilmente non perderete utenti ma android ne guadagnerà di nuovi).
Non è l’interoperabilità in se che porta casini, come tutte le cose succede se si lavora male. Linux non avrebbe il minimo problema di driver se fossero tutti opensource! Gli includi nel kernel e gg non occorre nemmeno installarli. I problemi come sappiamo nascono con firmware e driver proprietari. Windows in qeusto è il classico “lavoro fatto male” 🙂 .
“E’ lo stesso col cellulare: la Apple dice “io faccio un cellulare, uno. Funziona e non devi sbatterti. Se lo vuoi bene, altrimenti amen” punto!”
Infatti la colpa è in realtà degli utenti che abboccano, lo so benissimo! 😉
tu monossidus stai per google dicendo che non ti controlla: non ci fai proprio caso quando apri posta su GMAIL e vedi pubblicità mirata all’oggetto e al testo della mail che stai leggendo?
Smettiamola con queste fandonie e con questi flame inutili, sono anni e anni che se ne discute, apple è un ‘azienda che avendo più margine economico sui prodotti produce dispositivi e software che non devono vendere il culo a 50 dispositivi come invece android è costretto a fare.
Woz ha ragione: non si è imparato niente dall’esperienza Windows.Android farà la stessa fine.
Android diventerà il sistema operativo di massa, farà schifo, e riempirà le tasche di google fino a scoppiare.Ci metto l’uccello.
Io invece preferisco pagarmi UNA azienda che produce UN dispositivo che il culo ce l’ha ancora intero.
È un controllo ben diverso, non limita in nessun modo la mia libertà di azione qualche pubblicità mirata. È tutto un’altro discorso.
Per il resto preferirei non commentare nemmeno, se apertura, libertà, interoperabilità sono sinonimo di bassa qualità non ci siamo proprio.
L’unico a metterci il culo qua è l’utente apple, il bello è che non se ne accorge 🙂 .
Io non sto assolutamente “per Google”. Penso però che siano riusciti a trovare un modello di business che gli permetta di fare soldi rendendo disponibili servizi gratuiti e contemporaneamente non limita più di tanto le libertà degli utenti.
[…] spunto da un post scritto dal buono Lorenzo aka monossido, su una recente dichiarazione di Steve Wozniak, forse […]
rispondo ad andreaz, wozniak e tutti coloro che appoggiano questa teoria, incollando un mio link che ho messo pure sul blog di blaster, che ha scritto pure lui di questa cosa.
L’interoperabilità è cosi inutile che alla nasa recentemente hanno iniziato ad adoperare infrastrutture e software interoperabili:
http://www.ilportalinux.it/interoperabilita-open-source-tra-il-cloud-computing-nasa-e-quello-del-giappone
ed è risaputo che alla nasa non capiscono un beneamato cazzo vero? 🙂
morfeus, come al solito discutiamo di argomenti che non porteranno da nessuna parte ne me ne te.Il discorso esula la battaglia “software open” vs “software proprietario”.
Ti parlo da persona che vive situazioni pratiche di vita professionale informatica giornalmente da anni.
Purtroppo l’informatica è un settore nel quale maggiore libertà significa maggiore difficoltà di gestione(spero almeno su questo tu sia d’accordo con me).Quindi, la differenza tra me e te sta solo nel fatto che tu sacrifichi comodità per avere libertà, a me invece sta bene rinunciare alla libertà per avere un sistema bello e che funzioni senza storie.
[…] parlano ad esempio Alessio e Lorenzo, autori che mi hanno ispirato per questo […]
Andreaz però devi convenire che un conto sono le preferenze personali, un altro conto è dare per assolute delle asserzioni personali.
Se tu vuoi sacrificare la libertà per la comodità sei libero di farlo, ognuno fa le scelte per lui congeniali, ma dire come fa wozniak che l’interoperabilità addirittura è un male e che è destinata a morire significa non averci capito proprio nulla, perfino la storia insegna che la collaborazione di più persone su un unico progetto porta più risultati e più in fretta. Questi sono dati oggettivi al di là dei discorsi filosofici.
[…] sono distratto io, ma sinceramente non ci vedo critiche all’interoperabilita’ (o almeno, non dice che e’ il […]
Parliamo di interoperabilità informatica, che io tradurrei volentieri con software multipiattaforma, ovvero ulteriore virtualizzazione del codic
Già è necessario a basso livello fare scelte non facili a livello di architettura.più si rendono necessari scalini di questo tipo più è complesso gestire il meccanismo.è proprio quello che woz intendeva.non capisco come mai mi parli di interazioni tra persone visto che non si parla di questo.non puoi dire che un sistema operativo che gira su 3 telefonini è migliore perché è come dire che tre teste sono meglio di una.è chiaro che se android si trova davanti questo muro e in qualche maniera lo deve superare sacrificando qualcosa.spero almeno su questo tu sia d’accordo con woz.Che poi android sia open è una figata, ci si può smanettare senza censure à la apple, ma si tratta solo di un problema di scelta.
L’esempio della collaborazione di più persone era appunto un esempio, equivale a dire “più macchine che collaborano alla stessa cosa è meglio di una macchina sola che fa la stessa cosa”.
Cmq è chiaro che è più complesso sviluppare su android, per via delle variabili che bisogna tenere in considerazione. Ma non significa che è peggiore, se android gira su tre terminali diversi è normale che è migliore. Android gira su telefoni (anche gli iphone stessi), tablets, netbook. IphoneOS dove gira? sugli iphone è basta, non puoi prendere iphoneos ed installarlo su un imac ad esempio. Interoperabilità significa anche versatilità, ed un software (come qualsiasi altra cosa) più versatile non può essere peggiore di uno meno versatile, queste sono cose oggettive, valgono sia che si parli di android si che si parli di qualsiasi altra cosa.
non ho letto i vostri commenti ma intendo aggiungere una risposta:
ho capito qual’è il punto fondamentale Lorenzo: te pensi che l’opensource sia migliore, punto e basta. In ogni caso!
Io parlo di qualità del software e te mi dici che è meglio se sono gli utenti a decidere cosa fare/avere piuttosto che l’azienda proprietaria!
Ok si, sono d’accordo con te, ma non è di questo che stavamo parlando!!!
E’ un dato di fatto che l’interoperabilità incasina un po’ il tutto! O meglio, è un dato di fatto che sviluppare un software (in questo caso iOS) per un solo tipo di hardware è moooolto più facile e sicuro (se fatto bene ovviamente)!
Il fatto che l’abbia deciso un’azienda e non una community di utenti non c’entra con il post 🙂
Ciao,
I due sistemi operativi possono coesistere tranquillamente secondo me.
[…] sono distratto io, ma sinceramente non ci vedo critiche all'interoperabilita' (o almeno, non dice che e' il male). Ci vedo semplicemente una critica a un […]