Segnalo questo ottimo progetto chiamato Abaco. Un’azienda made in italy prende il nuovissimo intel atom (ancora non si trovano pc nei negozi con questo nuovo processore che io sappia) lo incastra in 20x10x27 centrimetri e ci piazza Ubuntu dentro.
La filosofia che muove il progetto non può che essere condivisa sia dagli addetti ai lavori che dalle persone comuni che il computer lo usa per scaricarsi la posta.
In un momento storico in cui velocità e potenza di calcolo sono ancora percepite come il vero plus delle soluzioni informatiche comuni, crediamo sia importante spostare parte dell’attenzione prima di tutto sulle reali necessità dell’utente piuttosto che restare legati soprattutto alle scelte e agli interessi dell’industria.
Un computer per fare, e per fare quello che ci serve, non quello che ci dicono o che crediamo di voler fare!
Vogliamo scrivere, disegnare e far di conto, ma vogliamo fare anche molto di più, possibilmente senza spendere una fortuna, e senza doverlo fare ogni volta che viene aggiunta qualche strana sigla o inventata una nuova diavoleria.
I cosiddetti SUV non servono praticamente a nulla, eppure se ne vendono a milioni, non lasciamo che una macchina decisamente diversa ed enormemente più importante come il computer subisca la stessa sorte, non lasciamo che continuino ad essere soprattutto i “muscoli” la caratteristica più importante dei nostri PC. Perchè anche l’informatica funziona meglio se è sostenibile!
Ecco un concetto fantastico:
La scelta di Linux non è per nulla una posizione di comodo, non parte dalla gratuità o dall’attenzione cui va sempre più soggetto ma emerge dall’assunzione del modello di sviluppo condiviso come unico possibile, come unica vera risorsa a disposizione di uno sviluppo tecnologico umanizzato e umanisticamente orientato. Perciò Linux è probabilmente la più avanzata tra le tecnologie informatiche attualmente disponibili, perchè è basata sul lavoro di persone reali, di gruppi, individui, appassionati, e non sulle scelte di un marchio, di un’azienda, di uno o più consigli d’amministrazione. Nessuno deve più poter scegliere per noi, la storia dell’informatica è ad una svolta e questa volta siamo noi a decidere in quale direzione!
Veramente notevole! Se non fossi già strapieno di pc in casa ci farei più che un pensierino.
Peccato per la scheda video Intel, il resto è magnifico. Mi piace anche l’ultima citazione che hai messo, soprattutto in cui si fa riferimento a “la più avanzata tra le tecnologie informatiche attualmente disponibili” (ed è il minimo). 😀
Da segnalare anche Linutop, anche se come hard disk non ha praticamente niente. http://www.linutop.com/ 😉
La scheda video è simile a quella dell’eeepc, sembrerebbe il modello dopo. Con l’eeepc quake3 gira a 800×600 decentemente niente di eccezionale. Quake3 è il mio metro di giudizio quindi basta che faccia girare quello e sono a posto ;).
Linutop mi sembra molto meno conveniente in termini economici no?
Dipende per quello che ti serve. 🙂
Si, ma mi spieghi come fa a non avere un modulo wireless integrato? Pacco
Bè insomma non è un portatile dovresti comunque portarti dietro un monitor a parte…non la vedo così essenziale una scheda wireless. Può capitare che magari lo piazzi in casa in posti particolari…ma non credo sia il caso più comune e se proprio ti serve ci metti un attimo ad attaccarci una scheda wireless usb.
beh, indubbiamente il linutop è un “coso fico”, ma l’abaco gli dà una pista. tutta altra musica, sia per costo, che per piattaforma (geode vs Atom). Se costasse un poco meno, sarebbe certamente un concorrente valido, magari in applicazioni come Point of sale, terminali, controllo e sorveglianza, ecc. Lodevole il WIKI, assente in ABACO. il primo Linutop è prettamente inutile, non ci gira OOO e penso neanche roba seria custom java. per il resto l’idea di fondo è buona ma migliorabile.