Per caso mi sono imbattuto in questo articolo, segnalato su twitter da @3nrico e scritto da Diego Petrucci (@diegopetrucci).
Sembra che siano già piovute alcune critiche, anche pesanti (eliminate naturalmente), quindi cercherò di non infierire ma di limitarmi ad analizzare il pensiero dell’autore e dire la mia.
Leggete l’articolo prima se volete, altrimenti basti sapere che la tesi sostenuta dall’autore è che nel 2011 non ha più molto senso confrontare il software (in particolare sistemi operativi mobile e non) in base al numero di feature, ma piuttosto basandosi sull’esperienza utente che il software riesce a regalarti.
Prima però parla velocemente dei prezzi e dell’hardware Apple;
“Belli i Mac, ma quanto costano cari! Sono solo per ricchi!”. Chi non l’ha mai sentita?
Molte persone non capiscono (per ignoranza in materia, non stupidità) che puntare alla parte profittevole del mercato, che spesso combacia (ma non sempre!) con la più ricca, sia sinonimo di vendere prodotti costosi e sovrapprezzo. Il motivo per cui Apple non vende portatili da 259€ è perché ogni volta che aggiorna la linea toglie di produzione i vecchi e vende i nuovi allo stesso prezzo della precedente. Lo stesso ragionamento vale per l’iPhone.
Non riesco a capire del tutto questo concetto, ma il fatto che un’azienda preferisca rivolgersi ad un certo settore di mercato rispetto ad un altro è semplicemente una scelta di business. Non c’è una strategia per forza giusta o per forza sbagliata. Apple è un caso di azienda che ha puntato a prodotti di qualità e sta avendo successo, ma ci sono molti casi contrari come Asus nel caso dei netbook e ora nel caso del Eee Pad Transformers che sembra sia il tablet Android più venduto (ed economico fra quelli con Honeycomb).
Dal punto di vista dei clienti invece non c’è da discutere, il cliente dovrebbe scegliere il prodotto giusto in base alle proprie esigenze e in base al rapporto qualità/prezzo. Non c’è niente di male nel pensare che i prodotti Apple siano troppo costosi, lasciando da parte il software per un momento, iPhone ha un rapporto qualità/prezzo parecchio più basso di un LG Optimus Dual.
Se non si riesce a giustificare i prezzi alti di Apple è inutile cercare scuse, il fatto che in questo modo Apple riesca a “puntare alla parte profittevole del mercato” non me ne può fregare di meno…
Passiamo alla questione delle feature, secondo l’autore il fatto che Android abbia feature come il widget del meteo in home, o meglio come la completa possibilità di personalizzazione del launcher, sia una cosa totalmente inutile, che non ha senso non scegliere Apple solo per quello o perchè l’iPad non legge pennette usb o perchè non telefona o perchè non ha una buona fotocamera.
Apple col tempo ci ha insegnato a valutare un prodotto e un ecosistema per l’esperienza che fornisce, non per il numero di funzioni che vanta. L’AppleTV è un bell’oggetto perché con un tasto può ricevere il video che quindici secondi prima ho girato sul mio iPhone, non perché legge più formati degli altri lettori DVD.
Sono disposto a pagare un sovrapprezzo per una serie di dispositivi che fanno poche cose ma che quando le fanno sai che, cascasse il mondo, funzionano.
Traduzione, “Apple dicci te di cosa abbiamo bisogno, quali sono le nostre esigenze, cosa possiamo fare con quello che ti paghiamo profumatamente, stai tranquilla che noi non ci lamentiamo perchè qualunque cosa tu ci dica di fare la facciamo, a noi basta che funzioni e che sia magico!”. Per Apple da sempre sicurezza e stabilità sono sinonimi di controllo.
Questa è la morte dell’acquisto consapevole e critico che tanto avrebbe bisogno questa società. Questo è il frutto del marketing “cattivo”, quello che ti fa credere di avere bisogno di soluzioni a problemi che il marketing stesso si è inventato. A questo proposito leggete questo articolo, che non condivido in toto, ma che consiglio.
Tutto questo nasce soprattutto dalla blindatura dei prodotti Apple, acquisto un iPhone perchè effettivamente attira, attira lo stile, il design, la pubblicità, la moda… poi vengo a scoprire che tutte le possibilità che l’iPhone mi offre sono solo quelle che Apple ha deciso possano servire agli utenti, nulla di più; anche le “app” di terzi non hanno piena libertà di integrarsi col sistema operativo, ma gli sviluppatori devono accontentarsi di sfruttare le possibilità che Apple ha deciso possano essere utili. Se tenti di fare un passo in più semplicemente non riesci perchè iOS è un sistema operativo chiuso o se proprio ci riesci ti scontri con la politica blindatissima dell’App Store e ti rifugi su Cydia.
Su twitter ho scritto che in realtà un fondo di verità questo articolo ce l’ha, anche secondo me scegliere un dispositivo solo per le feature che ha può essere stupido. Cerco di fare un discorso molto meno generale però, le feature in se sono importantissime, un sistema operativo che ha tante funzionalità vuol dire che concede all’utente molte libertà di utilizzo!
I discorsi da tenere in considerazione sono 2:
- 1) Stiamo vivendo un momento di enorme innovazione riguardo i sistemi operativi mobile. Ora Android potrebbe avere una feature in anteprima, ma poi bastano 2 mesi che Apple se ne esce con la stessa funzionalità, magari anche fatta meglio, poi Android nei 2 mesi dopo recupera ecc… Questo per dire che ora stiamo assistendo ad una corsa alle feature e i due principali sistemi operativi si stanno copiando a vicenda. Esempio eclatante il tethering o le notifiche.
- 2) La cosa più importante secondo me è che bisogna smetterla di considerare il software come prodotto e soprattutto come prodotto indissolubile dall’hardware.
Dobbiamo riuscire a riacquistare il potere di scegliere quale software sia più adatto alle nostre esigenze e quali funzionalità ci interessano, dobbiamo riuscire a ribadire il nostro diritto a poter sfruttare come vogliamo i device hardware che paghiamo a peso d’oro, dobbiamo ribadire che dovremo essere liberi di modificare a nostro piacimento il software che le aziende ci propongono.
Questo vuol dire prima di tutto, ovviamente, incoraggiare l’utilizzo di software libero, poi incoraggiare la più possibile apertura dell’hardware, sia che si parli di driver sia che si parli bootloader sbloccabili (il sogno è arrivare all’open hardware) e infine una volta che abbiamo il nostro software che gira sui nostri device questo software sia il più possibile configurabile e modificabile/integrabile con software di terze parti senza dover ricompilare tutto.
Siamo noi gli utilizzatori finali e siamo solo noi a sapere quali sono le nostre esigenze, usare dispositivi che non permettono di modificarne il software significa rinchiudere l’utente in una prigione.
Noto che hai un iBad, un prodotto che è una prigione, per quello che la gente parla di jailbreaking. Per prima cosa, è pieno di software che non è libero, che gli utenti non controllano: cosa inaccettabile perchè se non sei tu a controllare i programmi, sono loro a controllare te. Se finisci come l’uccellino, che entra nella gabbia perché ci son dentro semi appetitosi da mangiare, poi dopo quando la gabbia si chiude ti troverai nella posizione di uno stupido.
Basta pensare al successo dei firmware modificati dalla comunità Android, ti aprono ad un mondo tutto nuovo, stra-pieno di feature e spesso anche migliore in stabilità (vedi il caso del LG Optimus Dual).
Per questo non è così importante valutare i dispositivi in commercio solo per le feature che l’azienda ha deciso di rendere disponibili, basta che poi possiamo modificarne a piacimento il software!
Concludo qua perchè ho già scritto molto, ma sono temi molto interessanti e ci sarebbe ancora tanto da scrivere.
mah… esclusi gli smanettoni che adorano perdere tempo su queste cose (incluso il sottoscritto) ritengo che gli utenti normali abbiano bisogno di qualcosa che “semplicemente funziona” come adora dire Steve Jobs mi porti l’esempio di rom per LG che lo rendono addirittura più stabile, beh il jailbreak non ha mai reso più stabile un iPhone semplicemente perchè la Apple non farebbe mai uscire una versione di iOS “instabile”.
Quindi alla fine la scelta è sempre fra un numero maggiore di features e più personalizzazione (android,linux ecc) oppure un sistema più chiuso ma nel quale sono sicuro che al prossimo aggiornamento non dovrò ricompilare il kernel per far funzionare la scheda video?
C’è chi ritiene che ricompilare il kernel e flashare l’ultimissima GingerLOL sul suo LG sia il massimo del divertimento e chi semplicemente preferisce fare altro!
Questione di scelte…
L’esempio è un caso estremo, normalmente le rom custom non rendono più stabile un telefono, ma aggiungono funzioni.
Quando però lo fanno è la dimostrazione che la disponibilità dei sorgenti è un’ottima cosa perchè se l’azienda, che ormai abbiamo pagato per avere il pezzo hardware, tarda a creare firmware decenti i nostri dev della comunità riescono a metterci una pezza.
Ma il fatto che LG abbia fatto una porcata col firmware del dual non deriva dal fatto che Android è opensource, sarebbe da pazzi pensarlo. Dipende semplicemente dal fatto che LG ha fatto un pessimo lavoro.
Apple è brava a creare firmware stabili? Buon per loro, non dipende certo dal fatto che è software proprietario.
Preferisco un sistema chiuso ma stabile come iOS che sistemi “open source” di altro genere ma con meno certezze.